TOSCA al MET, Scarpia si fa la Madonna!
Giovedì 06 Maggio 2010 19:37

tosca_met2mmmh...ti  voglio!!!!

 

tosca_met1 Allegria! C'è  Tosca  al MET!

 

Ma   sì  facciamoci  due  risate: c'è  Tosca  al  Metropolitan di New  York!

La  nuova  direzione  indicata  dal general manager  del  Met, Peter  Gelb,  è  evidente:  basta  con le  regìe tradizionali, basta  con  le  vetuste  messe  in scena  alla  Zeffirelli...il Met  scopre  (un pò  tardi, a dire  il vero)  le  "mirabilie"  registiche  che  vengono  dalla cara  vecchia  Europa, nella  fattispecie  dalla  Germania  e  dalla  Svizzera: a  Luc  Bondy  viene  affidata  la  regìa  di  Tosca, una nuova produzione  che  sostituisce  quella  storica  (e  aggiungo  MERAVIGLIOSA)  di  Franco  Zeffirelli.

Tosca  diventa  un'opera  comica, tant'è  che il pubblico  sghignazza  platealmente  per  quasi  tutto il  primo  atto."No, davanti  la Madonna"  (risate) "  Chi  è  quella donna bionda  lassù?"  (risate)...."Mi hai tuta  spettinata..." (risate)...."Ma  falle  gli  occhi  neri..."  (risate)....  Ogni  pretesto  è  buono  per  divertirsi  un pò, anche  di  fronte  a  quella  che  si  considerava  un'opera  tragica, a tutti  gli  effetti.

Bondy  ci  regala  chicche  memorabili:  Scarpia  che  abbranca  la  statua  della Madonna  per  "ingropparsela"  (scusate  il vernacolo) , fellatio allo stesso  Capo della  Polizia  all'inizio del II atto  mentre si trastulla  con tre donnine  allegre  nel suo affollatissimo  studio, pacche  sul  deretano  delle  medesime...Tosca  che  nel  I  atto  distrugge a  randellate  il  quadro  della  Maddalena  (tra  le  risate  del  pubblico, ovviamente)...Mario  che  dorme a  vista accoccolato in proscenio  durante  l'alba  romana, vanificando  così  la  magnifica  entrata  prevista  da  Puccini  nel III atto, i  soldati  che  si  esercitano  in una comica  fucilazione  stile  "Fille  du  régiment"...Tosca, insomma, diventa  una  farsa.

Questa  è  la nuova  linea  del Met? Ne  vedremo  delle  belle.

Intanto  trionfa  il Mario Cavaradossi  schietto  ed  esuberante  di  Marcello Giordani, un tenore  adorato  dal  pubblico  americano , che  ha  negli  acuti la  sua  arma  vincente.La  naturali, si  bemolli e  si   volano in sala  come  saette  e  rievocano  le  serate  storiche  di Franco  Corelli, per  vigore  e  squillo.giordani

Al  suo  fianco  , ammalatasi improvvisamente  Daniela  Dessì  per  l'aria  condizionata  che  trasforma il Met  in una neviera, una  Tosca  utilité  (il cui  nome  non ho  colto) salta  sul palcoscenico  e fa  la  Tosca che non avremmo mai  voluto vedere  né  sentire, tutta grida  e  orripilanti note  di  petto, tra  cui  un  "Non l'avrai  stasera,  GIUROOO!" da  raccapriccio.

Il baritono Cagnidze  (nome  da  cambiare  all'istante)propone  uno  Scarpia  che  più  rozzo  e  vociferante  non si  può, ma  come  attore  è  convincente, già  è  molto.

Si  distingue  il  Sacrestano  tonante  di Paul Plishka, tra  Don Bartolo e  Dulcamara, ma  simpatico.plishka

Sul  podio  Philippe  Auguin, sanza infamia  e sanza  lode.

Un  buon  successo, trionfale  per  Giordani.